Si definisce "incendio boschivo" una combustione vasta, diffusibile, difficile da spegnere, violenta e pericolosa per l'incolumità pubblica.
Tutti questi caratteri devono essere contestuali. Talvolta vi sono combustioni che pur andando oltre l'accensione di un fuoco, permessa dalla legge, devono essere contenute per evitare lo sviluppo di un vero e proprio incendio di cui però non hanno ancora le caratteristiche. Il concetto fondamentale è quindi strettamente legato alla definizione di combustione che non può verificarsi in assenza di uno dei tre elementi che seguono: il combustibile, il comburente ed il calore. Nel nostro caso il combustibile altro non è che il materiale vegetale; il comburente è rappresentato, molto semplicemente, dall'aria, il calore dipende quasi sempre da un apporto esterno più o meno volontario. Si definisce incendio di interfaccia un evento incendiario in atto ad una distanza inferiore ai 200 metri dalla zone antropizzate.
Vedi anche:
- Perimetrazione delle fasce ed aree di interfaccia
- Valutazione della pericolosità
- Analisi della vulnerabilità
- Valutazione del rischio
Torna a Rischi