
In primo luogo sono state individuate e perimetrate le aree antropizzate presenti sul territorio, includendo gli insediamenti abitativi e quelli produttivi, sia agglomerati che sparsi. A questo scopo è stata utilizzata, come supporto informativo, la Carta Tecnica Regionale scala nominale 1:5.000, ed è stata effettuata la fotointerpretazione delle ortofoto a colori anno 2013 presenti sul portale cartografico webgis regionale.
Gli elementi posizionati sul territorio ad una distanza relativa inferiore ai 50 metri sono stati raggruppati all'interno di un unico perimetro.
Per individuare la zona di contiguità tra la vegetazione e le strutture antropiche, dove quest'ultime risultano quindi esposte al contatto con i possibili fronti di fuoco, è stata evidenziata una fascia di 50 metri di larghezza, denominata AREA DI INTERFACCIA, lungo tutto il perimetro interno delle aree antropizzate.
Una porzione di territorio esterna alle aree antropizzate e di larghezza pari a 200 metri è stata poi tracciata per valutare la pericolosità che insiste sulle aree di interfaccia. Tale area, denominata FASCIA PERIMETRALE, verrà utilizzata nel sistema di allertamento per determinare il passaggio tra le diverse fasi di allerta.
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